Si è svolta ieri una conference call tra il viceministro Misiani e le categorie economiche aretine, alla presenza dei vertici di Confcommercio, Confesercenti, CNA, Confartigianato e Confindustria.
Dopo l’introduzione del capogruppo PD al Comune di Arezzo e candidato alla carica di Sindaco Luciano Ralli, il viceministro Misiani ha esposto i provvedimenti portati avanti dal governo e le iniziative dell’Europa per sostenere l’economia dopo la tempesta del covid-19.
Un impegno enorme in termini di sforzo finanziario. La parola è poi passata ai rappresentanti della economia aretina: artigiani, commercianti e industriali. In tutti gli interventi, pur con varie declinazioni, è emersa la preoccupazione per il difficilissimo momento che stiamo attraversando.
Una preoccupazione che attraversa in maniera pressoché uguale tutti i comparti economici, in particole, tra gli operatori, vi è una difficoltà diffusa a intravedere delle prospettive. Il problema principale è quello del lavoro, lavoro per le imprese e lavoro per i tanti addetti che sono impegnati nel commercio e nella manifattura. E’ stato sostenuto che il comparto economico aretino vuole produrre e non vivere di sussidi. In questo senso, nonostante i provvedimenti prosi dal governo, vi sono ancora troppi ritardi e troppe difficoltà. Ostacoli che riguardano sia il tema della cassa integrazione che quello dell’accesso al credito.
Vi è un sentimento diffuso tra gli operatori economici che i provvedimenti vadano bene se scritti sulla carta ma che poi trovino grande difficoltà a essere tradotti in fatti concreti. Il mese di settembre sarà in questo senso uno spartiacque per la ripresa con il rischio che la preoccupazione aumenti e possa trasformarsi in rabbia sociale.
Un altro spartiacque è a metà del mese di giugno, perché da una parte vi è l’esaurirsi della cassa integrazione e dall’altra la scadenza del pagamento delle tasse. Occorre rendersi conto che la cassa integrazione va erogata in tempi rapidi ed è necessario bloccare per tutto il 2020 la tassazione, perché non è possibile pagare le tasse dopo un fermo così lungo. Tenuto conto anche del fatto che questo periodo di crisi vedrà, in molti casi, un ulteriore indebitamento delle imprese. Anche in questo senso è necessario rivedere i termini di scadenza dei mutui allungandoli nel tempo. E’ stata giudicata positivamente l’abolizione della norma di salvaguardia, che eviterà, a fine anno l’aumento dell’IVA.
Insomma per le categorie economiche aretine è necessario un grande piano di rilancio che consenta alle imprese di poter prendere fiato e dall’altro di ricominciare a lavorare con meno burocrazia, con un sostegno più forte, con una strategia di lungo periodo.
Da parte del Vice ministro è stato assicurato che alcune elle richieste portate avanti dal sistema economico aretino sono comuni a quelle sollevate in altre parti d’Italia e in questo senso il governo se na farà carico. Ci sono poi argomenti specifici che riguardano il settore orafo e quello della moda, settori trainanti nella nostra realtà, che meritano approfondimenti particolari.
Così come altrettanto importante è il tema, sollevato nel corso dell’incontro, di un supporto alla competitività dei prodotti europei. L’incontro si è concluso con l’impegno da parte del candidato Ralli e del segretario provinciale del PD Ruscelli di mantenere un canale aperto con le categorie economiche e con il mondo del lavoro per difendere e sostenere l’economia locale e l’occupazione.