Dichiarazione di Francesco Ruscelli segretario provinciale del PD
Il Valdarno ha una storia e una cultura segnata dalla legalità e dalla democrazia. Le ombre che si stanno addensando vanno diradate. La prima scelta da fare è quella di non minimizzare. Prima l’incendio alla Valentino, poi quello alla Lem e adesso l’inchiesta della Dda con arresti anche in Valdarno. Il tutto in pochi giorni. Forse non c’è nessun nodo che lega i fili di questo storie. Ma forse si?
Allora il Pd provinciale concorda con quanto richiesto dai sindaci di centro sinistra del Valdarno: venga convocato il tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico in Prefettura. Probabilmente è presto per aver risposte: gli inquirenti devono avere il tempo di lavorare. Ma intanto deve essere chiaro che l’intera comunità del Valdarno e della Provincia è decisa a fare diga per impedire la diffusione della malavita organizzata. Infiltrazioni sono già in essere e questo sono i fatti a confermarlo. Adesso si tratta circoscrivere e poi eliminare un tumore che il Valdarno democratico non può tollerare.
Senza infingimenti e anche in questo caso senza sottovalutazioni, il Pd provinciale esprime la sua preoccupazione per il coinvolgimento di esponenti della Regione Toscana nella inchiesta della Dda e si augura che in tempi rapidi venga acclarata la loro estraneità. La fiducia nella magistratura si accompagna quindi ad un atteggiamento garantista che non lascia spazio a strumentalizzazioni politiche da parte di nessuno.